INSTALLAZIONE CLIMATIZZATORI SU FACCIATA CONDOMINIALE.

L’installazione di climatizzatori su facciata condominiale è una pratica sempre più diffusa, soprattutto durante i mesi estivi, quando il caldo aumenta la necessità di raffreddamento degli ambienti. Tuttavia, questa operazione non è esente da normative e regolamenti condominiali che devono essere rispettati per evitare problematiche legali e conflitti tra i condomini. In questo articolo, esploreremo i principali aspetti da considerare per l’installazione di climatizzatori su facciata condominiale, e come gestire al meglio questo processo.

  1. Normative e Autorizzazioni

L’installazione di un climatizzatore su una facciata condominiale non può essere effettuata senza il rispetto delle normative locali e delle disposizioni condominiali. Ecco i principali aspetti legali da considerare:

a) Autorizzazione Condominiale
In molti casi, l’installazione di un climatizzatore sulla facciata di un condominio richiede l’approvazione da parte dell’assemblea condominiale. Infatti, secondo l’articolo 1102 del Codice Civile italiano, ogni condomino ha il diritto di utilizzare le parti comuni (come la facciata) in modo da non compromettere il diritto degli altri. Pertanto, l’installazione di un climatizzatore che modifica l’aspetto esteriore del palazzo potrebbe richiedere una delibera favorevole dell’assemblea condominiale

b) Regolamenti Comunali
Oltre all’autorizzazione condominiale, l’installazione di climatizzatori deve rispettare anche le normative locali. In alcune città, le facciate degli edifici storici o quelle che si trovano in zone tutelate potrebbero essere soggette a restrizioni particolari. È fondamentale informarsi presso il Comune riguardo alle eventuali autorizzazioni edilizie necessarie, soprattutto se l’edificio è di interesse storico o architettonico. http://www.comune.torino.it/regolamenti/381/381.htm#art113

c) Vibrazioni, Rumori e Immissioni di Aria Calda

I climatizzatori possono generare rumori e vibrazioni che potrebbero disturbare la quiete dei vicini. È importante considerare anche le immissioni di aria calda provenienti dall’unità esterna, che possono rappresentare un disagio, soprattutto se la facciata è esposta al sole o se l’unità esterna è installata vicino a finestre o terrazzi abitabili. L’aria calda emessa dal climatizzatore può creare una sensazione di disagio, soprattutto in ambienti confinati o in spazi comuni dove la circolazione dell’aria è limitata.

Per questo motivo, è essenziale installare il climatizzatore in modo che l’aria calda venga dispersa in modo ottimale e non causi disagi ai vicini. Le normative locali e il regolamento condominiale potrebbero prevedere specifiche limitazioni sull’orientamento o il posizionamento dell’unità esterna per minimizzare questi effetti.

Inoltre, le unità di climatizzazione di bassa qualità o mal installate possono generare vibrazioni che si propagano attraverso la facciata, creando rumori fastidiosi o addirittura danni strutturali se non montate correttamente. È fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per l’installazione, in modo da evitare immissioni di rumore e vibrazioni eccessive.

2. Posizionamento e Estetica

Il posizionamento del climatizzatore sulla facciata condominiale deve essere scelto con attenzione, tenendo conto non solo delle esigenze di raffreddamento, ma anche dell’estetica e del rispetto dell’ambiente circostante.

a) Posizionamento Discreto

Molti condomini preferiscono installare il climatizzatore in modo che non alteri l’aspetto estetico della facciata, per evitare di compromettere l’armonia architettonica dell’edificio. Idealmente, l’unità esterna dovrebbe essere collocata in un angolo meno visibile, lontano dalle finestre degli altri appartamenti. Spesso, le unità di climatizzazione vengono montate su supporti a parete per evitare di occupare spazio sul pavimento e per migliorarne l’efficienza, è importante in questo caso qualora nel condominio non vi siano indicazioni provvedere ad installare il climatizzatore allineato a quelli dei piani superiori e/o inferiori, ciò darà uniformità alla facciata medesima scongiurando di generare senso di disordine e trascuratezza. Inoltre Per non disturbare la vista delle persone che abitano nei piani soprastanti, bisogna rispettare le distanze in verticale o in appiombo. Se si vuole appoggiare l’unità esterna su un muro in cui esistono vedute dirette od oblique, questa deve arrestarsi almeno a tre metri sotto la soglia delle finestre. I tubi devono rispettare la distanza di almeno un metro, tuttavia, secondo un’interpretazione minoritaria, tali distanze, non devono essere rispettate se i condizionatori sono amovibili e di dimensioni ridotte. Importante ricordare, tuttavia, che il rispetto delle distanze non mette al riparo da eventuali reclami di chi subisce l’immissione di aria calda, rumori o sgocciolamenti dal condizionatore del vicino. Per mitigare l’impatto complessivo  sul decoro, si può dipingere tutto l’impianto con i colori della facciata condominiale e prevedere di installare degli elementi di schermatura che si integrino con gli altri elementi architettonici della facciata.

Come ha chiarito la giurisprudenza, la questione del decoro architettonico dell’edificio vale anche per le facciate che danno sui cortili interni dello stabile palazzo e riguarda anche condomini che non hanno un particolare pregio, di questo orientamento va tenuto conto quando si decide dove posizionare l’unità esterna del condizionatore in condominio.

b) Installazione a Pavimento

Dove possibile, è consigliabile installare il climatizzatore a pavimento. Questa soluzione permette di evitare l’impatto visivo sulla facciata e ridurre al minimo l’ingombro. Inoltre, l’installazione a pavimento consente di posizionare l’unità sotto il livello della ringhiera, mantenendo l’estetica dell’edificio intatta e riducendo il rischio di conflitti con gli altri condomini. Questa disposizione è particolarmente utile per evitare che l’unità esterna sia visibile dalle finestre degli altri appartamenti, garantendo così una maggiore privacy e un aspetto più ordinato della facciata.

c) climatizzatore senza unità esterna

Esistono in commercio climatizzatori e pompe di calore aria-aria senza unità esterna, per cui sarà sufficiente praticare due fori in facciata del diametro di 160 o 200 mm dotate di griglie da decorare con le stesse cromie della facciata.https://www.olimpiasplendid.it/condizionatore_senza_unita_esterna_unico

d) Accessibilità per la Manutenzione

Quando si installa un climatizzatore sulla facciata, è essenziale pensare anche alla manutenzione. L’unità esterna deve essere facilmente accessibile per operazioni di pulizia dei filtri, controllo e eventuali riparazioni. Un posizionamento troppo elevato o difficile da raggiungere potrebbe comportare difficoltà nel lungo periodo.

e) Costi di Installazione

Costi e Impatti sull’Appartamento Il costo dell’installazione di un climatizzatore può variare in base a diversi fattori, tra cui la tipologia di climatizzatore, la complessità dell’installazione e il tipo di facciata. I costi possono includere l’acquisto dell’unità, la manodopera per l’installazione, eventuali opere di modifica della facciata e le autorizzazioni legali necessarie. https://www.2g-impianti.it/climatizzazione

4. Manutenzione, Durata e Aspetti Sanitari

Una corretta manutenzione è essenziale per garantire che il climatizzatore funzioni in modo efficiente e duri nel tempo. La manutenzione regolare include:

  • Pulizia dei filtri per mantenere la qualità dell’aria.
  • Verifica dei circuiti elettrici e della conduttura del gas refrigerante.
  • Controllo periodico delle unità esterne per evitare danni dovuti a polvere o detriti.

a) Rischi Sanitari: Microbi e Legionella

Un aspetto cruciale della manutenzione riguarda anche la salute dell’aria. Se non adeguatamente curato, un climatizzatore può diventare un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e microbi, tra cui la Legionella, che può svilupparsi nei sistemi di condizionamento e nelle tubature dell’acqua, soprattutto se non viene effettuata una corretta sanificazione.

La Legionella è un batterio che può causare malattie respiratorie gravi se inalato attraverso le particelle d’acqua nebulizzate dal climatizzatore. Per prevenire la proliferazione di questo e altri agenti patogeni, è fondamentale:

  • Pulire e igienizzare i filtri e i condotti dell’aria regolarmente.
  • Verificare periodicamente l’efficienza del sistema di drenaggio dell’acqua, evitando ristagni che potrebbero favorire la crescita di batteri.
  • Affidarsi a professionisti per una manutenzione completa e periodica, che includa la disinfezione dell’intero impianto. https://disinfestazionileonardo.it/sanificazione-impianti-climatizzazione/

Un climatizzatore ben mantenuto non solo durerà più a lungo, ma garantirà anche un’aria più sana e sicura per tutti gli abitanti del condominio.

5. Conclusioni

L’installazione di un climatizzatore su facciata condominiale è una scelta che comporta alcune responsabilità legali, pratiche e sanitarie, ma se eseguita correttamente può migliorare notevolmente il comfort abitativo. È fondamentale rispettare le normative condominiali, ottenere le necessarie autorizzazioni, e fare attenzione all’estetica, alla manutenzione e agli aspetti sanitari.

Dove possibile, è sempre preferibile installare il climatizzatore a pavimento e sotto il livello della ringhiera, per ridurre l’impatto visivo e il rischio di conflitti tra vicini. Inoltre, una manutenzione regolare, che comprenda anche la prevenzione di rischi sanitari come la Legionella, è essenziale per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dell’impianto.

Con la giusta pianificazione e attenzione ai dettagli, è possibile ottenere una soluzione efficiente, sicura e senza creare disagi o alterare l’armonia del condominio.

Per approfondire:

Distanze: Art 889 cc, norma non applicabile agli impianti di condizionamento d’aria vedi Tribunale di Bergamo sentenza 1544/2023

Art.890 cc come enunciato dalla Cass. civ. sez.II, 12ottobre 2017 n°23973

Art 2051 Responsabilità

Immobile vincolato: Se l’edificio è situato in zone soggette a vincolo paesaggistico a norma del Dlgs 42/2004. In tal caso la posa in opera del condizionatore potrebbe richiedere il nulla osta dell’autorità competente per la tutela del patrimonio urbanistico. E’ importante rispettare le prescrizioni dei regolamenti comunali e del codice dei bei culturali e del paesaggio

Come fare se l’aria calda e il rumore del condizionatore del vicino disturbano

L’impianto rispetta il regolamento comunale, il regolamento condominiale, le distanze, il decoro?  Le acque sono incanalate senza creare sgocciolamenti dannosi? Va bene, ma non basta. Il condizionatore non deve disturbare i vicini con emissioni di calore o con rumori eccessivi. I vicini non devono essere obbligati a chiudere le finestre per non sentire il rumore (che di notte è più percepibile) o per evitare l’entrata di aria calda nelle loro abitazioni. Per tutelarti dall’aria calda o dal condizionatore rumoroso del vicino che ti disturbano, meglio agire per gradi. In primo luogo, quindi, è sempre bene iniziare con un dialogo pacifico. -Se non ottieni alcun risultato parlando con il vicino in questione o con l’amministratore, puoi mandare una diffida per chiedere formalmente che finiscano le immissioni fastidiose. -Se anche questo tentativo viene ignorato, puoi far valere i tuoi diritti in sede civile: se rumore, aria calda o acqua di scolo generano un disturbo che supera la “normale tollerabilità”, puoi rivolgerti al giudice di pace per ottenerne la cessazione e un risarcimento. Sarà compito del giudice valutare qual è il limite di tollerabilità caso per caso. -Esiste poi la via amministrativa: la legge ha stabilito le soglie di rumore per tutelare i cittadini, i quali si possono rivolgere all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) per chiederne la misurazione e verificare il superamento dei parametri. Accertata la violazione, il sindaco può emettere un’ordinanza per il rispetto delle soglie. -C’è anche la tutela penale: se il rumore è tale da infastidire, anche se potenzialmente, un numero un ampio numero indeterminato di persone, può scattare il reato di disturbo della quiete pubblica. Gli ultimi due rimedi non tutelano i singoli cittadini ma l’interesse pubblico: dunque, anche se i limiti di legge sono superati e il reato è accertato, per ottenere un risarcimento bisogna agire anche in sede civile e provare di avere subìto un danno.

a cura di Studio Rossi Amministrazioni – Via Bertola 59 – 10122- Torino-info@rossiamministrazioni.com

 

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